Il Sindaco Christian Estrosi ha annunciato una stretta decisa sugli affitti turistici brevi a Nizza. L’obiettivo è chiaro: restituire ai nizzardi l’accesso alla casa, in una città sempre più sotto pressione a causa dell’esplosione delle locazioni brevi.
«Non lascerò i quartieri dei musicisti, del Vieux-Nice, della Promenade des Anglais agli investitori! Non permetterò che i nizzardi siano impediti di vivere a Nizza!» ha dichiarato Estrosi con fermezza durante la conferenza stampa.
Con oltre 13.000 annunci attivi, Nizza è la città più colpita delle Alpi Marittime dal fenomeno degli affitti turistici. Circa il 6% del patrimonio immobiliare è ormai convertito in meublés de tourisme, contro il 3% a Marsiglia e Parigi.
In alcuni quartieri emblematici come il Vieux-Nice e la Promenade des Anglais, fino al 70% degli alloggi turistici è nelle mani di investitori professionali, alimentando una spirale di speculazione e carenza abitativa.
Un nuovo arsenale normativo contro la speculazione
Il Comune intende sfruttare a pieno le possibilità offerte dalla nuova legge LE MEUR, approvata il 19 novembre 2024, che fornisce ai territori strumenti più incisivi per regolare il mercato degli affitti brevi.
Ma Nizza non è rimasta con le mani in mano in attesa della legge: «Con la locazione mista, abbiamo già dato prova di azione concreta: 150 studenti sono oggi alloggiati grazie a un sistema innovativo che unisce 9 mesi di affitto a fini abitativi e 3 mesi a uso turistico», ha ricordato Estrosi.
Le principali misure introdotte
A livello cittadino:
- Riduzione delle autorizzazioni provvisorie: da 6 a 3 anni, non rinnovabili.
- Nuovo tetto massimo per la locazione turistica di residenza principale: da 120 a 90 giorni l’anno.
- Obbligo di diagnosi di prestazione energetica (DPE) per ogni alloggio affittato.
- Dichiarazione giurata sul rispetto del regolamento condominiale.
- Compensazione obbligatoria: dal primo alloggio per le persone giuridiche, dal secondo per le persone fisiche.
- Stabilizzazione della locazione mista come soluzione abitativa per gli studenti.
Nei 39 quartieri più in difficoltà, identificati da uno studio del 2024:
- Quota annuale di autorizzazioni dimezzata (almeno -50%).
- Stop alle nuove autorizzazioni una volta raggiunta la quota stabilita.
- Gestione tramite piattaforma digitale, con criteri trasparenti e scadenze fisse per presentare le domande.
- Un calendario serrato per l’attuazione
Il percorso normativo è già tracciato. A metà maggio 2025, saranno presentate tre delibere chiave:
- Abbassamento del limite dei 90 giorni per gli affitti delle residenze principali.
- Orientamenti giuridici per permettere alla Métropole di redigere un regolamento più severo.
- Potenziamento del sistema di locazione mista, in collaborazione con enti come CROUS, CAF 06, ADIL, Action Logement e le istituzioni locali.
Con queste misure, l’amministrazione Estrosi mira a invertire una tendenza che minaccia l’equilibrio sociale della città. La sfida è ambiziosa, ma il messaggio è chiaro: a Nizza, il diritto all’abitare torna al centro delle priorità politiche.