Questa la reazione di Christian Estrosi, affidata alle reti sociali, alla morte di Papa Francesco. "È con profonda tristezza che apprendo della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, in questo giorno santo del lunedì di Pasqua, simbolo toccante di passaggio e di resurrezione nella tradizione cristiana.
Il mondo perde oggi una figura spirituale di primo piano, un uomo di pace, di umiltà e di dialogo, che ha saputo incarnare con umanità i valori di fraternità, apertura e giustizia.
A Nizza, città dal cuore mediterraneo in cui la fede è radicata nelle nostre tradizioni, il suo messaggio di speranza risuona con particolare forza nei nostri vicoli e sulla nostra Baia degli Angeli.
Rimarrò per sempre segnato dall’udienza del 23 settembre 2016, quando il Santo Padre ci ricevette insieme alle famiglie delle vittime del 14 luglio. Quei garofani bianchi e rossi che ci ha donato, simboli di martirio e fedeltà, il suo sguardo profondo, il suo ascolto attento della nostra sofferenza nizzarda, e quei gesti più forti delle parole".
Anche David Lisnard, sindaco di Cannes, ha affidato le proprie parole alle reti sociali: “La morte di Papa Francesco è un lutto non solo per milioni di cattolici, ma anche per tutti coloro che vedevano in lui un uomo di pace, di dialogo e di profonda spiritualità.
Nell’epoca del frastuono e del relativismo, è stato una voce di umanità e di coerenza.
In questi giorni di celebrazione del cuore della fede, dopo aver vinto ieri la fatica della malattia per impartire la sua benedizione al mondo intero, Papa Francesco è stato richiamato a Dio in questo lunedì di Pasqua.
Ognuno può vedervi, naturalmente, un segno per colui il cui destino fuori dal comune lo ha condotto a ricordare l’universalismo della Chiesa, specialmente nella sua forza integra presso i popoli più poveri.
«Tutto è compiuto». E tutto resta da compiere".