E' stata ufficializzata questa mattina a Breil la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Unesco dello spazio 'Alpi del Mare'. Francesi ed italiani interessati da questa nuova e grande sfida hanno presentato i primi risultati del lavoro del gruppo di tecnici e studiosi chiamati a individuare i temi chiave su cui incentrare la candidatura stessa, insieme alla struttura operativa che dovrebbe occuparsi della gestione del processo.
La Francia ha schierato un parterre de roi, con autorità di territorio e rappresentanti degli stati maggiori dei dipartimenti interessati a partire dal Mercantour. Per la Liguria presenti i consiglieri regionali Massimo Donzella e Sergio Scibilia, con il presidente del parco Alpi Liguri Littardi. "Questa è una occasione unica per unire nel nome della natura territori da sempre fraterni come le Alpi del Mare, con obiettivo lo sviluppo sostenibile di un'area unica al mondo " ha esordito Joseph Ghilardi, sindaco di Breil sur Roja
In mattinata è stato ufficalizzato il Gect, comitato di gestione della candidatura a Partrimonio Mondiale dell'Unesco, che è composto da Fernand Blanchi (pres. Mercantour), Alain Brandeis (vice pres.Mercantour), Gianluca Barale e Paolo Bottero ( Parco Alpi Marittime), Joseph Ghilardi (Sindaco di Breil) e Fulvio dalmasso (Sindaco di Vernante). Compito del Gect sarà quello di organizzare i lavori, preparare il documento di candidatura e cercare di ottenere il riconoscimento. Tempo stimato circa 2 anni di lavoro. "Uniti si può andare lontano - commenta Fernand Blanchi - le terre delle Alpi del Mare devono ottenere questo riconoscimento per la loro bellezza e per tutte le caratteristiche che sanno esprimere".
"Lavoreremo con passione per portare a termine questo progetto che aprirebbe nuovi scenari economici per tutti i territori, contribuendo alla crescita delle Alpi del Mare" ha commentato Paolo Bottero, ex sindaco di Pietraporzio e nominato come Parco Alpi Marittime
Rispetto a quali elementi le propaggini sud-occidentali delle Alpi possono essere considerate 'uniche' e dunque meritevoli di rientrare nella prestigiosa lista dell’Unesco? La risposta è nella storia geologica delle Marittime. In epoche remote, l’attuale catena alpina aveva quale 'appendice' i rilievi della Corsica e della Sardegna; poi l’interazione tra le placche continentali genera il progressivo distacco delle due isole e la loro rotazione che le porta ad assumere una posizione quasi perpendicolare rispetto all’asse delle Alpi. Nel tratto intermedio si forma un mare profondissimo, un vero e proprio oceano, mentre nello spazio tra il Colle della Maddalena e la costa si delinea una porzione di territorio che per posizione geografica, geologia e clima si presta ad accogliere nel tempo una eccezionale quantità di specie vegetali e animali, tra cui molti endemismi. È questo piccolo “paradiso terrestre” che oggi chiede di diventare Patrimonio dell’Umanità.
Nel progetto sono coinvolti il Parco Alpi Marittime e il Parc national du Mercantour, che da tempo lavorano alla candidatura, insieme al Parco Alpi Liguri, al Parco Marguareis, ad alcuni Siti di Importanza Comunitaria della Provincia di Imperia e all’Area protetta regionale giardini botanici Villa Hanbury. Le varie fasi saranno coordinate dal Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) “Parco naturale europeo Marittime Mercantour”, soggetto giuridico in grado di affrontare al meglio una sfida che la dimensione transfrontaliera rende particolarmente difficile e dunque ancora più stimolante.
Il perchè della Candidatura a Patrimonio Mondiale dell'Unesco dott.ssa Patrizia Rossi