La settimana scorsa, il Padiglione di Monaco di Astana Expo 2017 ha avuto il privilegio di accogliere l'aeronauta svizzero Bertrand Piccard. Il Dottor Bertrand ha cosviluppato e copilotato l'aereo Solar Impulse, il primo aeromobile senza carburanti né emissioni con alimentazione completamente solare che ha realizzato il giro del mondo da marzo 2015 a luglio 2016.
Il pilota ha onorato il Padiglione monegasco con la sua visita perché il centro di controllo di questo aereo di ultima generazione si trovava nel Principato.
Questo progetto sostenibile, preparato in collaborazione con la Fondation Prince Albert II de Monaco, è presentato dal Padiglione di Monaco su un pannello interattivo, l'Eco-Lab, che ha appassionato i visitatori dell'Expo.
Questo ambizioso progetto ingegneristico rappresenta un importante passo in avanti verso una transizione energetica nel trasporto aereo (come sta succedendo nel trasporto su ruota) e dunque una riduzione drastica dell'inquinamento atmosferico e delle emissioni di anidride carbonica ed altri gas serra, come gli ossidi di azoto (questi ultimi causano anche la pioggia acida). In totale, infatti, l'aviazione produce circa 2% delle emissioni antropogeniche di carbonio secondo l'ATAG (Air Transport Action Group). Questo dato è stato sostanzialmente ridotto da un aumento nell'efficienza nel consumo di carburante e dal crescente utilizzo di biocarburanti.
Tuttavia, sembra che ora, salvo avanzamenti tecnologici inaspettati, quest'aumento di efficienza stia raggiungendo il suo limite, soprattutto in vista dei target ambientali dell'Accordo di Parigi e della prevista espansione del traffico aereo. È per questo che il progetto Solar Impulse, sebbene ancora acerbo, potrebbe essere la soluzione a questo problema ambientale.
L'autonomia del velivolo è teoricamente perpetua, siccome durante il viaggio ad un'altitudine tra 8.500 e 12.000 metri i suoi 633 chili di batterie al litio vengono ricaricate. Ha un'apertura alare leggermente inferiore a quella di un Airbus e i suoi quattro motori elettrici, alimentati da 270 metri quadrati di pannelli solari, possono fargli raggiungere una velocità di 140 km/h.
Per una propulsione completamente elettrica questa velocità massima è molto buona date le tecnologie attuali, anche se è molto lento in confronto ai 1.020 km/h di un Airbus. Solar Impulse risolve anche il problema del crepuscolo: ha un'autonomia sufficiente per viaggiare tutta la notte ad una velocità di 60 km/h. Come è stato per le macchine elettriche, questo è solo l'inizio, un ice-breaker che ci ha fatto capire che l'ingegneria sostenibile è possibile anche nel complesso campo dell'aviazione.