Grossa novità, da oggi, con la “rentrée”: il Parlamento francese, praticamente con voto unanime (62 sì ed un solo voto contrario), ha approvato una legge che vieta l’utilizzo personale dei cellulari, dei tablet e delle apparecchiature connesse all’interno degli edifici scolastici ed anche al di fuori degli stessi, nelle aree, come le palestre o i campi di atletica, nelle quali vengono comunque svolte attività scolastiche.
E’ la conclusione di un dibattito serrato, sul quale alla fine buona parte dei gruppi parlamentari ha trovato un accordo, che renderà più semplice far rispettare una norma che già esisteva, ma che in effetti era rimasta inapplicata per obiettive difficoltà.
Faranno eccezione al divieto sia gli insegnamenti, l’utilizzo dei sistemi connessi sarà possibile per finalità pedagogiche (come cita la legge) sia l’uso da parte di soggetti portatori di handicap.
Lo spirito della legge è quello di riportare dialogo e sistemi di confronto all’interno degli istituti scolastici, cercando di limitare l’isolamento che proprio i sistemi connessi stavano creando, tarpando i rapporti tra gli studenti. Inoltre è un tentativo di porre fine a violenze e di limitare che vengano commessi reati all’interno degli istituti: i telefonini di ultima generazione, spesso molto cari, diventano oggetto di dispute che hanno creato non poche difficoltà ed anche tensioni all’interno delle scuole.