Altre notizie - 13 giugno 2020, 08:00

In bicicletta “bisogna” equipaggiarsi così (Foto)

Le prefetture francesi dettano le regole ai tanti ciclisti che ormai invadono le strade e le piste ciclabili. Dal casco ai gilet riflettenti, ai distanziatori ed ai seggiolini omologati

Avenue Jean Médecin, foto di Ghjuvan Pasquale

Avenue Jean Médecin, foto di Ghjuvan Pasquale

Aumenta la circolazione in bicicletta: in tutta la Francia è “velo mania”, in Costa Azzurra, poi, la crescita delle piste ciclabili, il clima mite e la possibilità di raggiungere tante splendide località distanti pochi chilometri dal centro cittadino, fanno la differenza.

Il problema è che non tutti rispettano le regole, alcune delle quali anche sanzionate, per viaggiare in bicicletta senza problemi.

Così il Governo francese è intervenuto sulle Prefetture perché sensibilizzino gli “utenti” delle due ruote a dotarsi di equipaggiamenti ed accessori in grado di assicurare una mobilità sicura.

Ecco i principali accorgimenti:

  • Casco (è obbligatorio per i bambini fino a 12 anni);
  • Gilet retroriflettente certificato (necessario per tutti i ciclisti ed eventuali passeggeri) da indossare nelle ore notturne o quando la visibilità non è sufficiente, fuori dai centri cittadini;
  • Fanali: anteriore a luce bianca o gialla, posteriore a luce rosso;
  • Seggiolino omologato: obbligatorio se si trasporta un bambino fino a 5 anni; 
  • Campanello o sistema di avviso sonoro;
  • Freni: devono essere due e funzionanti;
  • Dispositivi retroriflettenti. Devono essere rossi sulla ruota posteriore e bianchi su quella anteriore, arancione sui lati e sui pedali.

Equipaggiamenti raccomandati:

  • Pneumatici correttamente gonfiati a bande laterali riflettenti;
  • Distanziatore di pericolo arancione, sistemato nella parte posteriore.

Al fondo di questo articolo la fotografia postata dalla Prefettura delle Alpi Marittime sulle reti sociali con le indicazioni dell’equipaggiamento richiesto o consigliato.


Beppe Tassone

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