Immobiliare - 24 maggio 2023, 08:00

Diagnosi di Prestazione Energetica (DPE), come scegliere il professionista per evitare guai

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Diagnosi di Prestazione Energetica (DPE), come scegliere il professionista per evitare guai

Per effettuare delle transazioni immobiliari o anche solo per affittare il proprio alloggio, è necessario disporre della Diagnosi di Prestazione Energetica (DPE), un certificato senza il quale ogni atto può essere annullato o la cui assenza può generare multe anche salate.

Come scegliere, in piena sicurezza, il tecnico da incaricare della redazione del DPE?
Non è una questione da poco perché un DPE sbagliato (per imperizia o per dolo) è destinato a provocare guai anche seri a chi lo ha fatto redigere.

La scelta del tecnico non può pertanto presupporre da tre requisiti essenziali:

  • Deve essere in possesso di una polizza assicurativa che copra la responsabilità assicurativa professionale e renderla pubblica mettendola a disposizione del cliente o pubblicandola sul proprio sito internet;
  • Deve essere in possesso del certificato professionale;
  • Deve fornire una dichiarazione giurata di indipendenza nei confronti di agenzie immobiliari o notai.

Anche un minimo attenzione è indispensabile per evitare problemi:

  • Assicurarsi che sia in possesso di certificazioni relativamente a gas, elettricità, termiti, amianto e piombo.
  • Constatare che il professionista al momento del primo contatto abbia chiesto che sia messa a sua disposizione la documentazione di cui siamo in possesso relativamente a manutenzione della caldaia, camini e impianto elettrico.
  • Non è male anche verificare la somma richiesta per il rilascio del DPE: si aggira fra i 300 e i 700 euro a seconda del tipo di abitazione.
  • E’ utile fare attenzione a come il professionista esegue l’incarico: il calcolo delle esatte dimensioni dell’alloggio è indispensabile per la certificazione e il tempo totale impiegato non può essere inferiore all’ora.


Come trovare un certificatore di cui ci si possa fidare?
Innanzi tutto deve essere in possesso della certificazione rilasciata dal COFRAC e pertanto essere inserito nell’elenco che può essere consultato sul sito del Ministero della Transizione Ecologica

Se per affittare o vendere l’appartamento è stata incaricata un’agenzia immobiliare non sarebbe male che alla diagnostica fosse presente un suo rappresentante.

Cosa si rischia?
Le Diagnosi di Prestazione Energetica (DPE) hanno valore esecutivo e pertanto l’acquirente o l’inquilino possono utilizzarle, se non correttamente redatte, per ottenere l’annullamento del contratto o il risarcimento del danno per l’esecuzione di lavori che non risultavano necessari leggendo il DPE.

Non disporre della Diagnosi di Prestazione Energetica provoca, inoltre, una sanzione di 1.500 euro (raddoppiati in caso di recidiva) a carico del proprietario.
Una multa di analoghe proporzioni è anche comminata al diagnostico se privo di certificazione o se non ha trasmesso il DPE all’Agence de l'environnement et de la maîtrise de l'énergie (Ademe).

Il professionista risponde poi dei proprio errori, di qui l’importanza della polizza assicurativa sui rischi professionali e la necessità di accertarsi prima di conferire l’incarico che ne sia in possesso.




Beppe Tassone

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