Immobiliare - 07 giugno 2023, 08:00

Lavori mal eseguiti: che fare?

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Lavori mal eseguiti: che fare?

Quando succede è fonte di stress e di litigi: i lavori effettuati non soddisfano per evidenti problematiche o sono stati eseguiti senza perizia.

Che fare quando emergono, dopo la fine di interventi di ristrutturazione o di manutenzione, carenze nell’esecuzione dei lavori, apparecchiature che non funzionano, mattonelle che si staccano, tubature che perdono, impianto elettrico difettoso, crepe nei muri e così via?

Le garanzie a copertura dei lavori.
Sono tre e sono tutte operative (sempre che l’impresa sia in regola) e non agisca “in nero”.

Garanzia di un anno dalla consegna
La garanzia riguarda la corretta esecuzione dei lavori, copre tutti i difetti riscontrati fatta eccezione per i danni dovuti alla normale usura.

Garanzia biennale
Copre i difetti ed il malfunzionamento delle apparecchiature installate di tutti i tipi: meccaniche (tipo tapparelle), elettriche (boiler), idrauliche (rubinetti) o elettroniche (antifurto).

Garanzia decennale
Copre le carenze di tipo strutturale che incidono negativamente sulla solidità e fruibilità dell’intervento, vanificandolo o rendendolo inadatto all’uso.

Cosa fare?
Sono tre le strade che si possono imboccare.

Contattare l’impresa che ha eseguito i lavori
E’ la strada più semplice ed anche quella che, di norma, s’imbocca per prima. Funziona normalmente se si è scelta un’impresa “seria”, di quelle che sono fornite delle certificazioni necessarie e sono coperte da idonee assicurazioni.

Proprio per evitare di dover ricorrere alle assicurazioni (il cui premio sarebbe destinato a lievitare) normalmente le imprese si offrono di intervenire per porre rimedio, senza costi aggiuntivi a carico del committente. E’ una strada che funziona molto meno se si è ricorsi (per risparmiare) a ditte che operano ai limiti o al di fuori della legittimità, che propongono pagamenti senza caricare la TVA e che, quindi, non sono a rischio per quanto riguarda il loro rapporto con le assicurazioni.

Scegliere queste ditte può far risparmiare, ma si rivela spesso un guaio per quanto concerne la corretta esecuzione dei lavori ed eventuali interventi dopo la consegna. Queste ditte sono numerose e i loro riferimenti telefonici per il primo contatto sono normalmente forniti da conoscenti o da altri residenti nel nostro condominio che già hanno avuto a che fare con loro. Meglio diffidare e rivolgersi a ditte in regola.

Contattare un'organizzazione di mediazione e conciliazione
La via è più complessa, ma può dare buoni risultati.
Si fa innanzi tutto intervenire un esperto (ingegnere, architetto, tecnico specializzato in elettricità, idraulica o staticità) per fargli effettuare una valutazione e individuare il malfunzionamento o la scorretta esecuzione dei lavori. Poi ci si rivolge ad una organizzazione che effettui, con la ditta esecutrice, un’opera di mediazione o conciliazione.
Funziona, sempre che la ditta “risponda” agli inviti o ai solleciti. In ogni caso il diritto del committente è quello di veder riparati i difetti e di ottenere l’intervento gratuitamente. Se la ditta non è in regola difficilmente risponde alla chiamata del mediatore.

Rivolgersi alla giustizia
Occorre, innanzi tutto, come per l’opzione precedente essere in possesso della relazione di un esperto sui malfunzionamento o cattiva esecuzione e poi rivolgersi ad un avvocato.
E’ necessario anche essere in possesso di fatture e ricevute da mettere a disposizione della giustizia e quindi se si è optato per ditte “in nero” si è tagliati fuori o quasi.
Il percorso non è breve, ma in Francia la legge è particolarmente chiara sulle responsabilità di chi esegue interventi non a regola d’arte. L’esito finale è dunque abbastanza scontato, ma occorre avere pazienza e intanto se la riparazione è urgente porre nuovamente mano al portafoglio, poi la giustizia farà il suo corso.

Consiglio finale
Come sempre meglio anticipare che dover correre ai ripari e quindi:
Scegliere una ditta seria, con professionalità riconosciute, certificazioni in regola e assicurazioni operative che operi nel rispetto della normativa anche sotto il profilo fiscale. Le ditte che operano “fuori della legge” sono fortemente sconsigliate.

Se i lavori eseguiti sono stati “importanti” far eseguire, a prescindere, una relazione finale ad tecnico di nostra fiducia. Costerà qualcosa, ma sono soldi ben spesi e con ogni probabilità certe carenze possono emergere subito.   




Beppe Tassone

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