Sport - 23 luglio 2023, 16:46

A Budapest è Formula Noia. Dominio assoluto di Verstappen, gara mai emozionante. Settimo un anonimo Leclerc

In Ungheria, sebbene la pochezza Ferrari non abbia regalato un'altra puntata della telenovela piloti, si è chiaramente capito dal verdetto della pista che il monegasco merita ampiamente i gradi di primo pilota

Foto Ferrari

Foto Ferrari

C'erano tante aspettative di spettacolo dal GP d'Ungheria: circuito di tante prime volte in carriera (Alonso, Button, Ocon), Hamilton che ritrovava la pole position dopo oltre un anno e mezzo a levare la sesta partenza al palo consecutiva a Verstappen...

E invece niente di tutto questo. A Budapest, lo show si sgonfia dopo la prima curva, dove l'olandese sorpassa l'ex rivale per il mondiale 2021 che viene sopravanzato anche dalle due McLaren. Il cinese Zhou, quinto in griglia con Alfa Romeo, parte lentissimo e alla prima curva centra in pieno il rientrante Ricciardo in Alpha Tauri che innesca un incidente con le due Alpine costrette al ritiro. Dopodiché, il nulla cosmico.

Un dominio imbarazzante, l'ennesimo, di Verstappen, ad annichilire una categoria dove il livello sta comunque diventando un po' più interessante tra gli altri team, ma finchè l'olandese farà un campionato a parte, sembra difficile ipotizzare un vincitore diverso dal campione in carica pronto a riconfermarsi anche quest'anno: così siamo a una Formula Noia vista poche volte in passato. Probabilmente anche gente come Schumacher, Hamilton e Vettel nelle loro annate di dominio, non hanno mai avuto una superiorità del genere nei confronti del resto del gruppo. Verstappen smuove le folle olandesi, i circuiti battono ogni anno i record di presenze... ma così, quanto potrà durare ancora?!

Con Max salgono sul podio Norris e un redivivo Perez con la seconda Red Bull. Quarto un deluso Hamilton, Piastri quinto, Russell sesto. E le Ferrari? Nuovamente quarta forza (meglio di Aston Martin ma nettamente peggio di McLaren) con Leclerc settimo davanti a Sainz nonostante un problema al primo pit stop del monegasco con la gomma posteriore sinistra, e cinque secondi di penalità per aver superato il limite di velocità in corsia box durante la seconda sosta che comunque lo tengono davanti al compagno di squadra.

In un weekend in cui la pochezza del Cavallino non regala nemmeno una nuova puntata della telenovela piloti, la pista ha chiaramente espresso il suo verdetto su chi ad oggi è il primo pilota: sesto contro undicesimo in qualifica, settimo contro ottavo in gara nonostante una penalità e un problema al pit stop. Serve altro per certificare i gradi del monegasco?

Federico Bruzzese

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