Altre notizie - 16 agosto 2023, 10:30

I francesi riscoprono la Val Roya, ma senza il tunnel di Tenda i grandi assenti sono gli italiani: il 30% del fatturato

Gli indicatori stagionali danno una ripresa delle frequentazioni turistiche dopo il disastro della tempesta Alex, ma a pesare resta la scandalosa questione del Tenda. Cresce la sfiducia anche per la data di apertura del giugno 2024

Il rinnovato lungolago di Breil sur-Roya sarà inaugurato il 26 agosto prossimo (Foto Mairie de Breil sur-Roya)

Il rinnovato lungolago di Breil sur-Roya sarà inaugurato il 26 agosto prossimo (Foto Mairie de Breil sur-Roya)

Quasi tre anni dopo il passaggio della tempesta Alex, che spazzò via ponti e strade, la Valle Roya sembra rialzare finalmente la testa.

Tantissimo è stato fatto da Amministrazioni locali e Stato centrale: la strada che da Ventimiglia porta al Piemonte è quasi interamente rifatta a partire dal confine di stato lato ligure fino a Vievola, mentre si sta lavorando alacremente per completarla entro fine 2023 in direzione Cuneo, fino al cantiere del tunnel di Tenda.

Tra pochi giorni, sabato 26 agosto, con una manifestazione alla quale sarà presente il sindaco Sébastien Olharan, a Breil su-Roya verrà inaugurato il nuovo lungolago. 

Gli indicatori turistici per la stagione in corso sono tutti improntati al rialzo, con un grado di riempimento delle strutture ricettive che hanno sfiorato il 55% nel mese di giugno (6% in più rispetto al 2022) ed un ulteriore balzo in avanti di altri 11 punti percentuali in luglio. 

A giugno e luglio oltre 9.200 persone sono passate negli uffici turistici della valle, una cifra in leggero aumento (2%) rispetto all'estate scorsa.

A Tenda gli albergatori hanno fatto il pieno a luglio, con l'86% di occupazione al Prieurè è l'80% nell'hotel del Centro. Bene anche Casterino, dove turisti ed escursionisti possono finalmente di nuovo arrivare tramite la RD91 dallo scorso dicembre.

La stragrande maggioranza dei visitatori è francese, il 77%, mentre gli stranieri sono più rari, anche se le statistiche mostrano un ritorno di nordamericani e inglesi.

Mancano all'appello gli italiani, grandi assenti dalla valle dall'ottobre 2020, da quando cioè il traffico nel tunnel di Tenda è interrotto causa l'enorme frana che ha spazzato via la strada all'uscita della galleria. 

Una fetta importante per l'economia della valle, ma la situazione al momento è di stallo: la fine dei lavori al Tenda Bis è stata rinviata da Anas a giugno 2024, una data sulla quale però sono in molti a non credere, sia da parte francese che italiana.

Comunque un'eternità per i commercianti di questa valle, che contavano molto sul cosiddetto turismo del "mordi e fuggi": cuneesi e torinesi che nel fine settimana si recavano al mare nella vicina Costa Azzurra o più semplicemente nella Riviera italiana di ponente, passando appunto per Tende, St. Dalmas de Tende, Fontan-Saorge e Breil Sur-Roya.

"Senza questa strada perdiamo il 30% del nostro fatturato - sostiene la titolare di un ristorante di Breil-sur-Roya - Gli italiani per noi rappresentavano una cifra consistente: almeno 15 coperti al giorno arrivavano d'oltralpe".

 

Cesare Mandrile

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