Business - 01 settembre 2023, 17:00

Turismo nel PACA: quattro “piccoli” flop macchiano l’estate 2023

Nulla di eccezionale: la stagione estiva, molto lunga, iniziata addirittura ad aprile, è andata benissimo, ma i dettagli negativi vanno monitorati

Immagini dal Dipartimento delle Alpi Marittime

Immagini dal Dipartimento delle Alpi Marittime

Le analisi sull’andamento della stagione estiva che sta finendo, nel Sud Est francese ed in particolare nella Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur, indicano quattro punti sensibili che si potrebbero anche definire altrettanti piccoli flop.
Lo studio di quanto avvenuto nel 2023 consentirà di individuare le contromisure che imprenditoria ed amministratori pubblici dovranno adottare in previsione dei prossimi anni.

Nulla di eccezionale: la stagione estiva, molto lunga, iniziata addirittura ad aprile, è andata benissimo, ma i dettagli, i piccoli flop, vanno tenuti in considerazione e monitorati: se anche uno solo dovesse trasformarsi in falla sarebbero guai.

I quattro “piccoli” flop

Ristorazione e spiagge private
I numeri non sono stati quelli dello scorso anno: l’inflazione con la naturale crescita dei costi ed una conseguente diminuzione del potere di acquisto delle famiglie ha ridotto il numero delle persone che si sono sedute ai tavolini di un ristorante, soprattutto nei mesi inziali dell’estate.
A Marsiglia il calo, a inizio stagione, sarebbe stato del 50% e nel resto della regione PACA intorno al 30%: ad affermarlo il presidente regionale degli albergatori e ristoratori. Poi la situazione si sarebbe raddrizzata, ma il calo è stato osservato soprattutto a pranzo, mentre per la cena le abitudini degli anni precedenti sono state rispettate.
Analogamente sulle spiagge, abituate al “tutto esaurito” i posti liberi sono stati notati tutta la stagione estiva.
Infine il “posto sulla spiaggia” non ha più generato automaticamente pranzi o spuntini al bar o al ristorante dell’esercizio, ma ha accresciuto il lavoro delle panetterie nelle aree circostanti.


Montagna
Le presenze in montagna sono in crescita, ma le percentuali non sono omogenee in tutta la Francia.
Crescita nelle Alpes du Nord, sostanziale pareggio rispetto al 2022 e leggero calo (1%) in quelle del Sud Est (diversi dipartimenti del PACA).
Le Alpi Meridionali risentono non tanto di un calo nelle noti d’albergo, quanto nelle presenze generate dagli alloggi in affitto.
La clientela piuttosto giovane ha generato cali nelle presenze nei ristoranti e nei bar, più nel valore del ticket che non nei numeri.
Crescita per gli aperitivi, calo, anche in questo caso, per il pranzo: sono gli effetti dell’inflazione e del “cambio di età”.



Campeggi e turismo all’aria aperta
La Francia è una delle nazioni principe del plein air e quindi i flussi generati da questo segmento turistico sono importanti.
Il calo delle presenze nelle strutture ricettive nei primi mesi estivi (dal 20 al 25%) si sono rivelati importanti e sono stati generati da tre fattori esterni: il “caro carburanti”, i lunghi scioperi e i blocchi stradali e la diminuzione del potere di acquisto delle famiglie.
L’inflazione ha generato il ritorno a soluzioni diverse, quali la sosta dei camper in aree attrezzate (che non rientrano fra quelle monitorate) o in spazi liberi.
La situazione, col mese di luglio è poi tornata alla normalità nei numeri, ma la durata delle soste nei campeggi è scesa da due settimane ad una ed anche meno.
Risultato: un calo anche abbastanza sensibile, valutato nel complesso intorno al 7%.

 


Turisti provenienti dal Belgio
Sono la sorpresa negativa dell’anno per il PACA. Il calo nelle presenze è sensibile, soprattutto perché i belgi avevano eletto la Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur come seconda casa.
Qui le ragioni sono due, una essenzialmente climatica e l’altra dovuta ad un cambiamento del calendario scolastico.
Lo scorso anno le vallate interne del PACA erano state all’insegna del Belgio, ma la carenza idrica che aveva impoverito i corsi d’acqua ha lasciato molti con l’amaro in bocca e quest’anno, oltretutto con previsioni (azzeccate) di forti ondate di calore, la destinazione dei turisti Belgi è stata all’insegna della Bretagna e della Normandia oltre che del Nord Europeo.
A fare il resto la modifica del calendario scolastico nella parte Vallona del Regno: le scuole hanno chiuso i battenti solo a luglio inoltrato e le vacanze sono iniziate dopo con conseguente diminuzione dei turisti.





Beppe Tassone

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