Il Carnevale é l’erede delle feste pagane legate al ciclo delle stagioni e segna il nuovo anno e il rinnovamento della natura. Prima festa pagana, successivamente è stato inserito nel calendario cristiano per diventarne uno dei momenti salienti. L’origine del termine Carnevale risale al Medioevo e pare derivi dall’espressione “carne levare” che significa “eliminare la carne”.
Primi cenni sul carnevale di Nizza risalgono al 1294, quando Carlo d’Angiò, Conte di Provenza, scrisse del suo passaggio in città per “i Giorni gioiosi di Carnevale”. Ultimo momento gioioso, prima della Quaresima, era contraddistinto da balli, travestimenti, “farandole” e altre animazioni che ave vano quale comune denominatore la trasgressione. Farsi beffe di tutto e tutti, a spese di chiunque divenne la regola, con la maschera e Il travestimento tutto era lecito.
In certi periodi furono addirittura introdotte misure di controllo. Durante la Rivoluzione francese e per tutto il XIX secolo, la festa del Carnevale di Nizza visse un’evoluzione nel segno dei tempi e sull’onda anche del cambiamento di mentalità.
La Belle Époque a poco a poco attirò a Nizza tutto il gotha internazionale e la festa si configurò come un vero e proprio spettacolo ... Le basi dell’era moderna erano gettate.
Nel 1873, con l’istituzione del Comitato dei festeggiamenti (Comité des fêtes), il Carnevale di Nizza accrebbe la sua importanza con l’introduzione delle sfilate dei carri, degli “illustrateurs”, delle tribune a pagamento, della regia strutturata e con tratti caratteristici fatti di attualità, grottesco e favola.
L’introduzione della Battaglia dei fiori avvenne tre anni dopo, nel 1876. Nata originariamente come semplice scambio di omaggi floreali, nel tempo si è trasformata nel lato poetico ed elegante del Carnevale ed è divenuta la vetrina della produzione floreale locale, tutt’ora presente sui carri.
Uno spettacolo unico al mondo. Oggi, il Carnevale di Nizza ha mantenuto il carattere di spettacolo urbano, testimone ironico, del suo tempo.