Il 14 maggio scorso, presso il Novotel Monte-Carlo, il Consiglio economico di Monaco (MEB), in collaborazione con Monterra Wealth Management, ha organizzato una conferenza con il pluripremiato previsore Christophe Barraud, che ha fornito agli imprenditori monegaschi una panoramica delle sue analisi sull'economia globale, con prospettive piuttosto positive.
Nominato regolarmente da Bloomberg il miglior previsore al mondo sui suoi tre temi preferiti (Cina, Stati Uniti ed eurozona), il capo economista e stratega di Market Securities e direttore generale della nuova filiale monegasca Market Securities Monaco, ha tenuto una presentazione chiara ma piuttosto tecnica al centinaio di imprenditori presenti.
Per cominciare, Christophe Barraud è stato rassicurante: “La crescita globale è abbastanza resistente e le previsioni sono state costantemente riviste al rialzo dall'ottobre 2023. La crescita prevista è la stessa del 2023: +3,2%, ovvero 0,3 punti in più rispetto al consensus. Salvo eventi eccezionali, queste cifre potrebbero aumentare ancora nel 2025".
Il previsore spiega questa tendenza favorevole in particolare con le importanti politiche di incentivazione fiscale, soprattutto nelle due principali economie mondiali, ma anche con la ripresa dei consumi in Europa.
In Cina, le misure del governo cominciano ad avere un impatto (investimenti pubblici in aumento del 7,4% rispetto al 2023). Il punto nero che continua a penalizzare la crescita cinese è l'immobiliare residenziale, che pesa sul morale dei consumatori, che rimane molto basso. Il governo ha inoltre adottato numerose misure per incoraggiare gli investimenti esteri, che sono in calo. Alla fine, si prevede una crescita inferiore a quella del 2023, anche se vicina all'obiettivo del governo del +5%.
Negli Stati Uniti, la tendenza è quella di un netto calo dei consumi, soprattutto perché tutti i risparmi delle famiglie accantonati durante la Covid sono stati spesi e i tassi di interesse sono attualmente molto alti. Tuttavia, l'immigrazione e l'aumento dei redditi reali dovrebbero contribuire a limitare l'impatto di questo calo, così come il proseguimento delle politiche di sostegno all'attività, come il famoso Inflation Reduction Act.
L'attività economica dell'Eurozona dovrebbe riprendere a crescere a partire dalla prima metà del 2024, anche se i settori manifatturiero e immobiliare continueranno probabilmente a rappresentare un freno. La ripresa del credito al settore privato, unita all'eccesso di risparmio e all'aumento dei salari reali, dovrebbe sostenere la crescita del PIL. Inoltre, i Giochi Olimpici dovrebbero rappresentare un vantaggio nel terzo trimestre del 2024.
Christophe Barraud ha poi illustrato ai numerosi specialisti presenti in sala le sue previsioni sulle politiche delle banche centrali, prevedendo un taglio nel terzo trimestre da parte della Fed, ma non oltre, soprattutto a causa delle elezioni. La BCE, invece, potrebbe ridurre i tassi di riferimento di altri 0,5 punti da qui alla fine dell'anno.
Dopo una vivace sessione di domande e risposte, il relatore si è riunito con il suo pubblico per un cocktail di networking al Novotel, dove le discussioni con i membri del MEB sono proseguite in un'atmosfera conviviale.