Business - 16 luglio 2024, 10:08

Spritz: un rituale nel bicchiere

Fresco, colorato e piacevolmente frizzante, lo Spritz è considerato il simbolo stesso dell’aperitivo all’italiana.

Spritz: un rituale nel bicchiere

Fresco, colorato e piacevolmente frizzante, lo Spritz è considerato il simbolo stesso dell’aperitivo all’italiana. Un drink dall’origine affascinante, composto da soli tre ingredienti, si sposa bene con una gran varietà di stuzzichini e finger food e che, sebbene sia adatto a tutte le stagioni, fa immediatamente venire in mente il tempo trascorso all’aperto nella bella stagione.

Il simbolo dell’aperitivo (e dell’estate) all’italiana!

Lo Spritz è il più iconico dei drink legati al rito italiano dell’aperitivo, ideale da accompagnare a una selezione di stuzzichini caldi o freddi e da sorseggiare mentre si trascorre del tempo piacevole e rilassante con gli amici. Anche per questo è considerato un po’ il simbolo dell’estate, se è vero che, come abbiamo scritto qui, sole, mare e relax vanno di pari passo e che non c’è nulla di meglio che godersi un long drink con i piedi sulla sabbia!

Un drink dalle origini interessanti

Lo Spritz sembra essere nato all’inizio del XIX secolo, dall’usanza dei soldati austro-ungarici  di stanza nella Repubblica Serenissima di “allungare” con una spruzzata di acqua frizzante il vino Tocaj (oggi noto come Friulano), allo scopo di smorzarne l’elevata gradazione alcolica.

Proprio da questa pratica dello “spritzen” (in tedesco “spruzzare”) sarebbe derivato il nome con cui è stato battezzato questo drink nella sua prima versione, diffusasi anche tra la popolazione dell’Impero Austro-Ungarico, in Friuli, in Austria e anche in Trentino-Alto Adige, e che rimane viva in tutto il Friuli Venezia Giulia, dove il classico spritz è tuttora ottenuto con vino, acqua frizzante e una fettina di limone.

In seguito l’uso dell’acqua frizzante è stato sostituito con quello dell’acqua di Seltz, più gasata ed erogata con il sifone.

Semplicità ed evoluzione (nel bicchiere)

Dal 2011 lo Spritz è stato incluso nella lista dei cocktail ufficialmente riconosciuti dall’International Bartender Association (IBA), che lo annovera con il nome di “Spritz veneziano”, ma riporta la ricetta a base di Prosecco, Aperol e soda/seltz più una fetta di arancia; diversa rispetto a quella veneta (con vino bianco frizzante, bitter, acqua gassata e una fetta d'arancia o limone a seconda del tipo di bitter scelto) ma diversa anche da quella veneziana (che prevede Prosecco, Select, soda/seltz e un'oliva verde).

Le altre versioni dello Spritz, di cui oggi esistono ormai innumerevoli varianti, iniziarono a prendere forma nel primo dopoguerra (in particolare tra gli anni Venti e Trenta), in concomitanza con la diffusione (dapprima tra Venezia e Padova) dell’abitudine di intrattenersi con l’aperitivo prima dei pasti.

È in questo periodo che si affermò l’introduzione nella ricetta del bitter, a cui si deve il particolare gusto amaricante che ancora oggi rende riconoscibile questo drink a livello internazionale.
In particolare a Venezia i fratelli Pilla inventarono in quegli anni il bitter Select (tradizionalmente bevuto allungato con soda o seltz), mentre a Padova altri fratelli (i Barbieri) diedero vita all’Aperol, che contribuì a consacrare alla notorietà questo drink dal colore e dal gusto caratteristici. Dapprima (negli anni Cinquanta) la diffusione dello Spritz e della moda di “fare aperitivo” fu limitata all’area del Veneto, e poi, dagli anni Settanta (complici anche gli effetti del boom economico) in tutto il Nord Italia e a livello nazionale (e poi globale).

Un piacere da gustare anche a casa

Per quanto il rituale dell’aperitivo faccia venire in mente il tempo trascorso al bar in compagnia, sono sempre di più gli habitué del buon bere che non rinunciano a vivere questo momento di relax anche a casa. Lo testimonia l’inclusione dello Spritz e di altri cocktail nei ricettari di cucina e tra le preparazioni riportate dai siti web a tema food, come quello di Sonia Peronaci, che ripropone questo celebre drink nella versione con Prosecco e Aperol.

Dal bicchiere al beauty case!

L’apprezzamento per lo Spritz è tale che, per questa estate 2024, il celebre cocktail ha ispirato Summer spritz glow, il trend make-up descritto da www.vanityfair.it che ricrea sul viso le tinte vitaminiche tipiche del drink: un mix di sfumature rosse e aranciate che permettono di indossare sulla pelle (dalle palpebre alle labbra) le vibrazioni estive ed evocano proprio la golden hour, il momento della giornata dedicata ai brindisi in compagnia.

 

 

Richy Garino

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