Nel quadro del Piano Nazionale per l'Alloggio dei Monegaschi, le consegne di edifici continuano. Il 12 novembre dcorso, i rappresentanti del Governo del Principato e del Consiglio Nazionale hanno visitato l'operazione di alloggi "Villa Carmelha", ora denominata "A Fighera" (il fico, in monegasco), in eco alla massiccia integrazione del legno nella struttura e nel nucleo di questa operazione innovativa sotto molti aspetti.
L'edificio costituisce una prodezza tecnica senza precedenti nel Principato, sia in termini di metodo di costruzione che nella sua futura gestione. La costruzione, realizzata senza gru con tecnologia canadese Upbrella, è la prima in Europa. Il procedimento è consistito in una sorta di sarcofago costruito sopra il cantiere che si eleva man mano che lo stesso avanza, piano per piano, per consentire sia agli operai di lavorare al riparo dalle intemperie che ai residenti di essere protetti dai disturbi acustici, visivi e della polvere.
L'edificio è un vero e proprio dimostratore di una costruzione rispettosa dell'ambiente e il progetto ha ottenuto la certificazione di livello Oro dell'approccio BD2M® per un approccio bioclimatico; il suo approccio di valorizzazione e riutilizzo di elementi provenienti dalla demolizione dell'esistente con l'integrazione di un fornitore specializzato; l'uso di calcestruzzo a basso tenore di carbonio per la realizzazione dell'infrastruttura; la generalizzazione del legno per tutta la sovrastruttura (struttura portante pali-travi, facciate non perdenti, pavimenti, guaine ascensori/scale e logge) per limitare il suo peso in carbonio.
Per quanto riguarda l'energia, l'edificio è alimentato da energie rinnovabili grazie al suo collegamento alla rete SEAWERGIE e all'installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici sul tetto.
In aggiunta, l'integrazione di una pila a combustibile permetterà di immagazzinare sotto forma di idrogeno il surplus puntuale di produzione elettrica proveniente dai pannelli che sarà ritrasformato in elettricità con i profitti delle parti comuni dell'immobile.
L'edificio ha 25 unità abitative di cui 14 appartamenti con 2 camere, 4 appartamenti con 3 camere e 7 appartamenti con 4 camere. La delegazione ha potuto scoprire gli spazi e i volumi di queste abitazioni, sia interne che esterne, e apprezzare la qualità dei materiali utilizzati.
Anche gli aggiudicatari hanno potuto visitare queste abitazioni nel corso di settembre e le hanno accettate nella loro grande maggioranza. Potrebbero trasferirsi lì molto presto, il che chiuderà le assegnazioni della Commissione del 13 febbraio 2024, che ha permesso di soddisfare il 75% delle domande, liste d'attesa incluse, e di assegnare 254 alloggi grazie alle operazioni: sopraelevazione della Torre Réséda, Residenza Héméra blocco C, In Fighera e alloggi di restituzione.
I fascicoli ricevuti nell'ambito del bando di candidatura avviato lo scorso settembre e ormai chiuso sono in fase di esame da parte dei servizi del Governo e saranno oggetto di una commissione di aggiudicazione prevista alla fine di febbraio 2025.