Sono tra i farmaci più gettonati da parte della clientela italiana, ma non sarà più possibile acquistare senza prescrizione otto noti farmaci contro il raffreddore contenenti pseudoefedrina, un decongestionante nasale ritenuto rischioso.
Venivano utilizzati e acquistati come prodotti da banco soprattutto durante l’inverno per alleviare la congestione e liberare il naso, otto diversi farmaci per il raffreddore non sono più disponibili senza ricetta nelle farmacie di Francia e Monaco.
Per ottenere Actifed Rhume, Actifed Rhume jour et nuit, Dolirhume Paracétamol et Pseudoéphédrine, Dolirhumepro Paracétamol Pseudoéphédrine et Doxylamine, Humex Rhume, Nurofen Rhume, Rhinadvil Rhume Ibuprofène/pseudoéphédrine, Rhinadvilcaps Rhume Ibuprofène/pseudoéphédrine è ora obbligatorio presentare una prescrizione medica.
Si tratta di medicinali che contengono pseudoefedrina, una sostanza considerata pericolosa dalle autorità sanitarie francesi: “Tenendo conto, da un lato, delle innumerevoli controindicazioni, delle precauzioni d’uso e degli effetti collaterali noti della pseudoefedrina e, dall’altro, della natura generalmente innocua del comune raffreddore”, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) ritiene che “la possibilità di ottenere questi medicinali senza la consulenza di un medico rappresenti un rischio eccessivo per i pazienti.
“Invitiamo i medici prescrittori a valutare attentamente il rapporto rischi/benefici per ciascun paziente prima di emettere una prescrizione per uno di questi farmaci”, aggiunge l’ANSM.
Negli ultimi anni, questi trattamenti per il raffreddore sono stati oggetto di molte critiche, poiché possono provocare gravi effetti collaterali come ictus e infarti. Nel 2023, l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali ha esplicitamente sconsigliato il loro uso.
Questa decisione ha, per un certo periodo, comportato una diminuzione delle vendite dei rimedi contro il raffreddore.
Tuttavia, da settembre, queste vendite hanno mostrato un segno di ripresa: “Le misure di mitigazione del rischio che abbiamo attuato, come il divieto di pubblicità al grande pubblico, la comunicazione regolare sui pericoli associati ai vasocostrittori orali, oltre alla distribuzione di materiali informativi per pazienti e farmacisti, non hanno sufficientemente ridotto l'esposizione della popolazione al rischio di effetti avversi, seppur rari, ma gravi”, scrive l’ANSM.
Effetti indesiderati molto rari
Perché non bandire definitivamente questi medicinali? Le autorità sanitarie francesi spiegano di essere vincolate dalla normativa europea, la quale subordina la revoca di un’autorizzazione al giudizio dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Quest'ultima ha valutato l’anno scorso che i farmaci per il raffreddore in questione non comportavano rischi sufficienti per essere vietati. Gli effetti collaterali seri rimangono piuttosto rari. In Francia, non sono stati registrati decessi correlati a questi trattamenti.
Per saperne di più (sito aspirina.it/prodotti/pseudoefedrina)
Pseudoefedrina
Panoramica
La pseudoefedrina è un composto che appartiene alla categoria farmaceutica dei decongestionanti nasali. I medicinali che la contengono hanno proprietà vasocostrittrici sui vasi sanguigni del naso.
Esistono infatti nella mucosa del naso alcune vene che, quando si dilatano, portano la mucosa a rigonfiarsi ostruendo il flusso d’aria attraverso le narici. La pseudoefedrina, inducendo la costrizione di tali vene, permette all’aria di fluire liberamente attraverso il naso.
Avvertenze e controindicazioni
Essendo un vasocostrittore, la pseudoefedrina potrebbe portare a un innalzamento della pressione arteriosa, anche se le concentrazioni impiegate sono basse e generalmente hanno un effetto solo sui vasi sanguigni del naso, particolarmente sensibili a questo farmaco.
Tuttavia, chi soffre di ipertensione e anche con i farmaci fatica ad avere valori di pressione nella norma dovrebbe evitare decongestionanti nasali come la pseudoefedrina.
Se invece con i farmaci antipertensivi la pressione è regolare, farmaci contenenti pseudoefedrina possono essere presi (può essere raccomandabile monitorare a casa la pressione durante i giorni di trattamento, per essere sicuri che sia tutto sotto controllo).
In chi ha una pressione normale, la pseudoefedrina non induce ipertensione, ma se si dovesse osservare uno sbalzo pressorio (che potrebbe essere dovuto anche ad altre cause) è bene sospendere cautelativamente il trattamento e parlarne con il proprio medico.
In alcuni soggetti la pseudoefedrina potrebbe avere effetti stimolanti. Se durante la sua assunzione si osserva una maggiore difficoltà nell’addormentarsi, è consigliabile evitare l’assunzione di questo farmaco nelle ore prima di andare a dormire.
Per via della sua azione stimolante la pseudoefedrina è considerata una sostanza dopante: nel caso in cui si debba competere in una manifestazione agonistica è consigliabile sospendere il trattamento per alcuni giorni o segnalare l’assunzione di questo farmaco prima dell’inizio della competizione.