Eventi - 27 gennaio 2025, 19:00

Nizza, omaggio del Consolato d’Italia all’artista Charlotte Salomon, trucidata ad Auschwitz

Nelle opere, racconta la sua intera vita: l'infanzia felice, gli studi accademici, l'elaborazione del suicidio della madre, la fuga dal nazismo e i giorni immediatamente precedenti al suo arresto. Le fotografie sono di Patrizia Gallo

Omaggio reso al Consolato d'Italia a Nizza a Charlotte Salomon, fotografie di Patrizia Gallo

Omaggio reso al Consolato d'Italia a Nizza a Charlotte Salomon, fotografie di Patrizia Gallo

In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla liberazione dei prigionieri detenuti nel campo di concentramento di Auschwitz e della Giornata delle Memoria, il Consolato Generale d’Italia di Nizza, l’ANPI Costa Azzurra e l’Associazione Le Potager de la Fantasie hanno reso omaggio all’artista Charlotte Salomon, nata a Berlino, legata alla Costa Azzurra e donna vittima della deportazione nei campi di concentramento nazisti, dove perse la vita.

Dopo l’arresto del padre da parte dei nazisti nel 1936, si rifugiò a Villefranche-sur-Mer e, tra questa località e Nizza, creò 700 opere pittoriche che raccontano, anche attraverso parole scritte sulle tele, gli orrori del suo tempo. Poco dopo essersi sposata, fu arrestata e deportata.

Morì il 10 ottobre 1943, a soli 26 anni e incinta di pochi mesi, nel campo di Auschwitz, probabilmente il giorno stesso del suo arrivo.



Charlotte Salomon ha concentrato tutta la sua produzione artistica in 1325 fogli, realizzati tra il 1940 e il 1942 con la tecnica del guazzo. In queste opere, racconta la sua intera vita: l'infanzia felice, gli studi accademici, l'elaborazione del suicidio della madre, la fuga dal nazismo e i giorni immediatamente precedenti al suo arresto. Questo viaggio interiore è racchiuso in un'opera dal titolo emblematico: “Vita? O Teatro?”.

L'opera, completa di testi e musiche, è strutturata come un vero e proprio copione teatrale. Attraverso il racconto della tragedia, Charlotte Salomon riscatta la sua identità di donna, utilizzando l'arte come mezzo per liberarsi dagli orrori che la circondano, senza cadere nel vittimismo.

La maggior parte delle sue opere è esposta al Joods Historisch Museum (Museo Storico Ebraico) di Amsterdam. Inoltre, lo Yad Vashem di Gerusalemme, nel Museo d’Arte dell’Olocausto, ha dedicato una mostra permanente ad alcune delle sue opere, che fanno parte della collezione stabile del Memoriale.



Eliad Moreh-Rosenberg, direttore del dipartimento artistico dello Yad Vashem, ha descritto la sua arte con queste parole: «Aveva la lucidità e l'intelligenza delle persone sole».

Charlotte, figlia unica, perse la madre, affetta da depressione, che si tolse la vita. Cresciuta in un ambiente estremamente colto, ma con un padre chirurgo assorbito dal lavoro, trascorse l'infanzia prevalentemente affidata a istitutrici, trovandosi spesso sola.

L’omaggio al Consolato è stato arricchito dall’esibizione della cantante solista Eliana Como e di Letizia Maulà al clarinetto. L’evento è promosso dall’ANPI Costa Azzurra con il supporto del Consolato Generale d’Italia a Nizza e del Musée de la Résistance Azuréenne.

Le fotografie della rassegna fotografica sono di Patrizia Gallo.


Beppe Tassone

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